Avendo Israele messo al bando 20 organizzazioni che lavorano perchè il popolo palestinese abbia giustizia, e dopo che la Svezia ha riconosciuto lo Stato palestinese, la Coalizione Internazionale Freedom Flotilla si è riunita a Gothenburg, in Svezia, i giorni 20 e 21 gennaio 2018 per discutere la missione Flotilla 2018, che punta a sfidare e rompere l’inumano blocco navale illegale su Gaza da parte di Israele. I dettagli del viaggio di quest’anno verranno resi noti nella prossima primavera.

Rappresentanti delle campagne di Svezia, Norvegia, Spagna, Italia, Malesia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti, e del Comitato Internazionale per spezzare l’assedio di Gaza si sono recati a Gothenburg per partrecipare all’incontro della Flotilla, ospitato da Ship to Gaza-Sweden.

In vista della missione Flotilla di quest’anno, la coalizione internazionale sponsorizza un concorso letterario intitolato “Keys to the Future of Palestine” (“Le chiavi del futuro della Palestina”) collegato in particolare con la drammaticità della vita dei Palestinesi di Gaza, per far cessare il blocco illegale, per la libertà di movimento, il diritto al ritorno, e per la giustizia nei confronti del Popolo palestinese (ulteriori dettagli sono riportati nel nostro sito).

La scadenza per la presentazione degli elaborati è il 1° marzo 2018. Verrà selezionato un vincitore per ognuna delle lingue ammesse a partecipare (almeno Arabo, Spagnolo ed Inglese). Per ognuna delle lingue verrà composta una giuria, formata da esponenti del mondo culturale e letterario. I vincitori saranno annunciati tramite stampa, pubblicati sui siti web di FFC e resi noti attraverso altri mezzi conosciuti. Le decisioni delle giurie saranno proclamate nella Giornata della Terra Palestinese, il 30 marzo 2018.

A partire dal 2008, la Coalizione Freedom Flotilla ed il Movemento Free Gaza hanno salpato finora 31 barche per spezzare il blocco navale su Gaza. Nel 2018 navigheremo nuovamente per rompere l’inumano blocco illegale di Gaza, per rivendicare la piena libertà di movimento per tutti i Palestinesi e per sfidare l’occupazione della Palestina.

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