Israele attacca i pescatori palestinesi mentre saccheggia il gas che si trova sotto le acque al largo di Gaza

Secondo l’Ufficio dell’ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), tra l’1 gennaio e il 15 maggio 2017, le Forze di Occupazione Israeliane (IOF) hanno aperto il fuoco sui pescatori di Gaza 133 volte. Il 15 maggio, la Marina dell’IOF ha sparato contro due barche da pesca, a circa tre miglia nautiche dalla costa di Gaza, a nord-ovest di Gaza City, uccidendo un pescatore di 25 anni, Mohammed Majed Bakr, la cui moglie è, ora, una vedova con due figli piccoli, di uno e tre anni.In violazione del Diritto internazionale, Israele ha dichiarato che i pescatori di Gaza possono pescare, solo, in una zona vicina alla costa di Gaza. Quando il massiccio attacco alla popolazione di Gaza è finito, nel 2014, Israele ha promesso di aumentare l’ampiezza della zona in cui i Palestinesi avrebbero potuto pescare. Quando l’attenzione dei media internazionali si è attenuata, Israele si è rimangiata le sue parole. Anche all’interno di quell’area, la Marina dell’IOF terrorizza i pescatori palestinesi, regolarmente, distruggendo o rubando le barche da pesca, distruggendo le loro reti e confiscando il loro pescato.

Queste piccolo barche da pesca palestinesi non rappresentano alcuna minaccia per la sicurezza di Israele ma possono impedire gli sforzi israeliani di saccheggiare i giacimenti di gas, vicini alle zone di pesca tradizionali, che si trovano, approssimativamente, tra le sette e le dieci miglia nautiche. La distruzione israeliana della pesca palestinese e il furto delle risorse sottomarine sono uno dei molti disastrosi effetti dell’occupazione israeliana di Gaza, in corso, su cui i media internazionali per lo più tacciono.

L’occupazione israeliana di Gaza, della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e delle Alture del Golan durano da 50 anni. L’intensificato blocco israeliano di Gaza dura da 10 anni. Questi “anniversari” sono una messa in stato d’accusa dei Governi e delle Autorità internazionali che non fanno alcuna effettiva pressione su Israele per porre fine all’occupazione e all’oppressione del Popolo palestinese. Quando i Governi falliscono, i Popoli del mondo devono agire.

La Freedom Flotilla Coalition (FFC), composta da Campagne di tutto il mondo, continuerà a focalizzare il suo lavoro sulla sfida, in modo attivo, il blocco illegale e l’occupazione di Gaza e chiedendo che tutti i Governi agiscano. La società civile palestinese si è appellata, ripetutamente, alla Comunità internazionale perché facciano quei passi che portino all’isolamento di Israele finché non mostrerà rispetto per il Diritto internazionale e i Diritti Umani. In risposta, la FFC sostiene varie forme di lotta non violenta adottata dal Popolo palestinese contro l’oppressione e l’ingiustizia.

Insieme alle Organizzazioni che rappresentano i pescatori palestinesi di Gaza abbiamo avviato la Campagna “Solidarietà con i pescatori di Gaza”. Vi chiediamo di unirvi a noi nel puntare i riflettori sul terrore israeliano contro i pescatori di Gaza, in modo da fare pressione sul Governo israeliano affinché vi ponga fine e sui nostri rispettivi Governi perché cessino si sostenerlo.

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